Quest'estate
passeggiando per le strade di Parigi, mi è capitato d'imbattermi in
un piccolo bistrot dal forte spirito italiano. Non si trattava,come
si può credere, del solito ristorante italiano che esporta pizza
margherita e lasagne alla bolognese, ma di una bottega che ha deciso
di far conoscere,anche a Parigi, i prodotti di molte cooperative
sociali che agiscono nella nostra penisola.
Caterina
e Ludovica sono le due ragazze che hanno deciso di cimentarsi in
quest'impresa: dopo diversi anni vissuti a Parigi dove lavoravano nel
ramo della comunicazione hanno aperto Ethicando, il primo negozio in
Francia di prodotti tutti italiani provenienti da cooperative sociali
che agiscono all'interno delle realtà dell'antimafia, in quella
carceraria e di salute mentale.
L'idea
inedita è quella di esportare quell'italianità d'eccellenza che
all'estero non è conosciuta: la resistenza sul territorio e
l'impegno di molte cooperative e associazioni che lottano
quotidianamente per riscattare realtà relegate al margine.
Esperienze dalle quali si possono prendere spunti più che positivi:
un esempio meritevole è sicuramente il modello, tutto italiano,
della confisca e del riutilizzo dei beni delle mafie. Modello molto
distante dalla realtà francese dove la confisca investe un numero
quantitativamente minore di beni, per un ammontare di 300 milioni di
euro all'anno che vanno principalmente alla polizia e al ministero
della Giustizia e non volti a progetti di recupero.
Una
realtà italiana che potrebbe per una volta essere un esempio da
riprodurre.
La
sensibilizzazione, però, non passa solo attraverso la vendita dei
prodotti di Libera Terra, ma insieme
a Libera e a Flare (Freedom Legality Rights Europe), un'altra
associazione antimafia che agisce nel territorio parigino, sono stati
organizzati incontri, dibattiti, spettacoli teatrali e cineforum.
Caterina
e Ludovica hanno voluto far nascere un vero e proprio centro
poliedrico per raccontare un'altra Italia e far sorgere una nuova
consapevolezza.
E
sembra che piano piano ci stiano riuscendo: dopo quasi un anno di
attività molti clienti ritornano quasi tutte le settimane per
acquistare vino, olio, confetture, passata di pomodoro consapevoli
del significato della loro scelta e della storia che questi prodotti
raccontano.
“La nuova sfida” mi racconta Caterina “è quella di proporre, anche ai ragazzi francesi, l'esperienza estiva dei campi di lavoro nelle terre confiscate, un modo per sentirsi ancora più coinvolti nella lotta contro la criminalità organizzata che sicuramente non è una peculiarità solo italiana.”
Il loro entusiasmo nel difendere e promuovere questa Italia ha invaso anche me facendomi riflettere sul tempo perso a giustificare, ad amici francesi, gli accadimenti disastrosi del nostro paese invece di ricordare e raccontare quell'Italia, che seppur nell'ombra, riesce a far sentire la sua voce anche dove non ci si aspetta.
Il loro entusiasmo nel difendere e promuovere questa Italia ha invaso anche me facendomi riflettere sul tempo perso a giustificare, ad amici francesi, gli accadimenti disastrosi del nostro paese invece di ricordare e raccontare quell'Italia, che seppur nell'ombra, riesce a far sentire la sua voce anche dove non ci si aspetta.
di
Irene Pastore
Per saperne di più clicca qui ETHICANDO .
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