giovedì 3 gennaio 2013

MATERIALE NON CONFORME

VENERDì 11 GENNAIO - ORE 21.00 - TEATRO PORTALAND


via Papiria 8, Trento
 
LIBERA TRENTINO E Portland Nuovi Orizzonti Teatrali CONTINUANO
LA STAGIONE "Materiale Non Conforme"  
(dedicata al teatro che vuole toccare temi scottanti 
e che cerca, in qualche modo, di risvegliare le coscienze)

CON LO SPETTACOLO:
 "MAFIE IN PENTOLA. Libera Terra, il sapore di una sfida
a cura di Andrea Guolo e Tiziana Di Masi

PER COLORO CHE SONO TESSERATI CON LIBERA (MOSTRANDO LA TESSERA IN BIGLIETTERIA) POTRANNO ACCEDERE AGLI SPETTACOLI 
DELLA STAGIONE A 8 EURO, ANZICHè A 12!

VI ASPETTIAMO PER PROTEGGERE INSIEME LA BELLEZZA!
Spettacolo teatrale sull'esperienza delle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie. 

Il cibo che si fa memoria e occasione di riscatto sociale. I paccheri di Don Diana, il vino di Placido Rizzotto e Hiso Telaray, il miele della cascina Bruno e Carla Caccia. L’economia legale, libera e giusta. In Sicilia, Calabria, Puglia, Campania ma anche in Piemonte e nelle altre regioni del nord. Dovunque sono arrivate le mafie, migliaia di ettari di terreno sono stati posti sotto sequestro e quindi confiscati, affidati a cooperative che stanno cercando di trasformare una storia di violenza, sfruttamento e illegalità in una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi.
Questa è la vicenda di Libera Terra.

E' il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative dove si realizza questa trasformazione. Uno spettacolo teatrale che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità. Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.

“Mafie in pentola”, monologo interpretato dall’attrice Tiziana Di Masi e scritto dal giornalista Andrea Guolo, intende creare un collegamento tra teatro civile e gastronomico. È, in ultima analisi, uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare.

“Mafie in pentola” non “chiude” lo stomaco dello spettatore, bensì stimola una “fame” di legalità e di cose buone.

PER MAGGIORNI INFORMAZIONI SULLO SPETTACOLO CLICCA:
Mafie in pentola  (pagina facebook)

Lo spettacolo è programmato in coordinamento con l'Associazione Libera Trentino.

Biglietteria
Intero 12 €
Ridotto newsletter e Carta in Cooperazione 10 €
Ridotto Studenti 8 €
Ridotto soci Portland e Gold Card Spazio Off 6 €.
A fine serata ci sarà una degustazione di vini. Domenica mattina invece ci sarà una piacevole colazione.


Per informazioni e prenotazioni:
Teatro Portland e Scuola di Teatro
Via Papiria, 8 - 38122 Trento
Tel/fax 0461.924470
Infomail: info@teatroportland.it
Infoweb: www.teatroportland.it

giovedì 13 dicembre 2012

LA CITTADINANZA INCONTRA MARIA FALCONE.

14 e 15 dicembre 2012
Un'occasione per conoscere, chiedere, partecipare, informarsi e costruire legalità. 
NOI CI SAREMO. NON MANCATE!

Maria Falcone sarà a Trento due giorni: il 14 e il 15 dicembre

Su iniziativa dell'Assessorato all'Istruzione e Sport incontrerà studenti e cittadinanza
Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone simbolo della lotta alla mafia, assieme al collega e amico Paolo Borsellino, sarà a Trento nelle giornate di venerdì e sabato, 14 e 15 dicembre prossimi su iniziativa dell’Assessorato provinciale all’istruzione e sport in collaborazione con il servizio Grandi Eventi della Provincia.
Un programma denso di incontri con autorità istituzionali e magistrati, ma principalmente con gli studenti degli istituti superiori e la cittadinanza al mattino di sabato nella sala della cooperazione a Trento.

 Questo il programma di massima
Venerdì 14 dicembre 2012
Nel primo pomeriggio la professoressa Maria Falcone incontrerà il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, e il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.
Seguirà, alle ore 16.15, un incontro al palazzo di giustizia, durante il quale la professoressa avrà modo di visitare la mostra Vite per la legalità (ANM e Il Margine) e l'aula dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Sabato 15 dicembre 2012
Incontro con studenti e cittadinanza, dalle 9 alle 12, nella Sala della cooperazione  in via Segantini a Trento, durante il quale è prevista la presentazione della Consulta Provinciale degli studenti, la proiezione di un breve filmato sulla vita di Giovanni Falcone, l’intervento di Maria Falcone e il dialogo con i partecipanti.

Saranno presenti anche gli studenti dell’Istituto Martini di Mezzolombardo che nel maggio scorso hanno vinto il concorso nazionale indetto da MIUR e Fondazione Falcone per la manifestazione Nave della legalità, i quali presenteranno il proprio lavoro.
Sarà presente l'Assessore provinciale all'istruzione e allo sport, Marta Dalmaso.

Al centro della visita della professoressa Falcone a Trento resta dunque l'incontro con gli studenti, nell'ottica di un'educazione alla cittadinanza responsabile e alla legalità che è divenuta per lei la ragione fondamentale del suo impegno in questi vent'anni.

L’assessore Marta Dalmaso ha inviato in questi giorni una lettera ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche del secondo ciclo e formative provinciali e paritarie ed ai Direttori dei Centri di formazione professionale, ricordando che «in questi vent’anni Maria Falcone ha dedicato la sua vita a testimoniare la necessità di un impegno diffuso come condizione fondamentale nella lotta all’illegalità e alla criminalità, concentrando la sua attenzione soprattutto sui percorsi educativi che la scuola può mettere in atto per costruire la cultura della legalità».
«Per questa ragione l’incontro con Maria Falcone assume un grande valore non solo per gli studenti, ma anche per i docenti, e può essere l’occasione per riflettere assieme sul valore della scuola come luogo di riflessione e di educazione alla cittadinanza responsabile.»

Per le scuole le prenotazioni per l’incontro di sabato mattina alla Sala della Cooperazione vanno effettuate inviando una e-mail a: alberto.conci@provincia.tn.it o telefonando al numero 0461-494322 (Alberto Conci), indicando il numero esatto dei partecipanti (studenti e docenti), nome e numero di telefono del docente referente.
Per le prenotazioni via e-mail è necessario attendere la conferma. Saranno accettate le prenotazioni in ordine alla data di arrivo fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Fonte l'Adigetto.it
 

martedì 20 novembre 2012

MATERIALE NON CONFORME

VENERDì 23 NOVEMBRE - ORE 21.00 - TEATRO PORTALAND

via Papiria 8, Trento
 
LIBERA TRENTINO E Portland Nuovi Orizzonti Teatrali CONTINUANO
LA STAGIONE "Materiale Non Conforme" 
(dedicata al teatro che vuole toccare temi scottanti 
e che cerca, in qualche modo, di risvegliare le coscienze)
 
CON LO SPETTACOLO:
 
 "LA SPREMUTA" 
di e con BEPPE CASALES

PER COLORO CHE SONO TESSERATI CON LIBERA (MOSTRANDO LA TESSERA IN BIGLIETTERIA) POTRANNO ACCEDERE AGLI SPETTACOLI 
DELLA STAGIONE A 8 EURO, ANZICHè A 12!

VI ASPETTIAMO PER PROTEGGERE INSIEME LA BELLEZZA!
 
  
La Spremuta di Beppe Casales è uno spettacolo che sta girando tutta Italia con enorme interesse e grande successo. Il motivo è semplice: nessuna regione, nessuna parte d'Italia, è veramente immune ai tentacoli della criminalità organizzata. Anche in Trentino la mafia ha cominciato a mettere radici. Ecco perché al Portland pensiamo sia giusto fare la nostra parte per sensibilizzare la popolazione.

Il 7 gennaio 2010 i migranti che lavorano a Rosarno si ribellano. Gli africani dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono, fanno ciò che gli italiani non fanno da anni: alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra. Ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria.
Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro.
L'Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto.

Lo spettacolo è programmato in coordinamento con l'Associazione Libera Trentino.

Biglietteria 
Intero 12 € 
Ridotto newsletter e Carta in Cooperazione 10 €
Ridotto Studenti 8 €
Ridotto soci Portland e Gold Card Spazio Off 6 €. 
A fine serata ci sarà una degustazione di vini. Domenica mattina invece ci sarà una piacevole colazione.

Per informazioni e prenotazioni:
Teatro Portland e Scuola di Teatro
Via Papiria, 8 - 38122 Trento
Tel/fax 0461.924470
Infomail: info@teatroportland.it
Infoweb: www.teatroportland.it
 
 
 
 

venerdì 9 novembre 2012

BIùTIFUL CAUNTRI

QUESTA SERA - ORE 20.30 - TEATRO DI PADERGNONE
 

BIùTIFUL CAUNTRI 
Proiezione del documentario shock sulle ecomafie.
 
NE PARLA CON NOI PEPPE RUGGIERO.

IL MOMENTO PER FARE QUALCOSA è ORA. PARTE DA NOI ED è PER NOI. 
SIAMO ANCORA IN TEMPO PER ESSERE PROTAGONISTI DEL NOSTRO TEMPO.

NON MANCATE!

Biùtiful cauntri è un film documentario realizzato nel 2007 da Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero.
Affronta il tema dell'"emergenza rifiuti" e dell'inquinamento in Campania, focalizzandosi sui problemi delle innumerevoli discariche abusive, dell'ecomafia e delle conseguenze dell'inquinamento sull'allevamento, in particolare delle pecore, e sull'agricoltura, oltre a fornire degli indizi sul fatturato derivante dallo smaltimento illegale dei rifiuti.
Il film rappresenta l'avvelenamento lento della popolazione a causa dell'inquinamento causato dalla camorra e sfrenato dai politici e dal governo.

 


ETHICANDO

Quest'estate passeggiando per le strade di Parigi, mi è capitato d'imbattermi in un piccolo bistrot dal forte spirito italiano. Non si trattava,come si può credere, del solito ristorante italiano che esporta pizza margherita e lasagne alla bolognese, ma di una bottega che ha deciso di far conoscere,anche a Parigi, i prodotti di molte cooperative sociali che agiscono nella nostra penisola.
Caterina e Ludovica sono le due ragazze che hanno deciso di cimentarsi in quest'impresa: dopo diversi anni vissuti a Parigi dove lavoravano nel ramo della comunicazione hanno aperto Ethicando, il primo negozio in Francia di prodotti tutti italiani provenienti da cooperative sociali che agiscono all'interno delle realtà dell'antimafia, in quella carceraria e di salute mentale.
L'idea inedita è quella di esportare quell'italianità d'eccellenza che all'estero non è conosciuta: la resistenza sul territorio e l'impegno di molte cooperative e associazioni che lottano quotidianamente per riscattare realtà relegate al margine. Esperienze dalle quali si possono prendere spunti più che positivi: un esempio meritevole è sicuramente il modello, tutto italiano, della confisca e del riutilizzo dei beni delle mafie. Modello molto distante dalla realtà francese dove la confisca investe un numero quantitativamente minore di beni, per un ammontare di 300 milioni di euro all'anno che vanno principalmente alla polizia e al ministero della Giustizia e non volti a progetti di recupero.
Una realtà italiana che potrebbe per una volta essere un esempio da riprodurre.
La sensibilizzazione, però, non passa solo attraverso la vendita dei prodotti di Libera Terra, ma insieme a Libera e a Flare (Freedom Legality Rights Europe), un'altra associazione antimafia che agisce nel territorio parigino, sono stati organizzati incontri, dibattiti, spettacoli teatrali e cineforum.
Caterina e Ludovica hanno voluto far nascere un vero e proprio centro poliedrico per raccontare un'altra Italia e far sorgere una nuova consapevolezza.
E sembra che piano piano ci stiano riuscendo: dopo quasi un anno di attività molti clienti ritornano quasi tutte le settimane per acquistare vino, olio, confetture, passata di pomodoro consapevoli del significato della loro scelta e della storia che questi prodotti raccontano.
“La nuova sfida” mi racconta Caterina “è quella di proporre, anche ai ragazzi francesi, l'esperienza estiva dei campi di lavoro nelle terre confiscate, un modo per sentirsi ancora più coinvolti nella lotta contro la criminalità organizzata che sicuramente non è una peculiarità solo italiana.”
Il loro entusiasmo nel difendere e promuovere questa Italia ha invaso anche me facendomi riflettere sul tempo perso a giustificare, ad amici francesi, gli accadimenti disastrosi del nostro paese invece di ricordare e raccontare quell'Italia, che seppur nell'ombra, riesce a far sentire la sua voce anche dove non ci si aspetta.
di 
Irene Pastore


Per saperne di più clicca qui ETHICANDO .

venerdì 26 ottobre 2012

MATERIALE NON CONFORME

VENERDì 27 OTTOBRE - ORE 21.00 - TEATRO PORTALAND

via Papiria 8, Trento
 
LIBERA TRENTINO INAUGURA INSIEME A Portland Nuovi Orizzonti Teatrali LA STAGIONE "Materiale Non Conforme" CON LO SPETTACOLO "SUICIDI?"

PER COLORO CHE SONO TESSERATI CON LIBERA (MOSTRANDO LA TESSERA IN BIGLIETTERIA) POTRANNO ACCEDERE AGLI SPETTACOLI DELLA STAGIONE A 8 EURO, ANZICHè 12!

VI ASPETTIAMO PER PROTEGGERE INSIEME LA BELLEZZA!


Produzione Moliere Spettacoli (Roma)
SUICIDI?
Di e con Fabrizio Coniglio e Bebo Storti
tratto dal libro di Mario Almerighi “3 suicidi eccellenti”
diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio

Siamo in piena tangentopoli e due comuni cittadini italiani, giocando a fare gli ispettori, indagano su “3 suicidi eccellenti” di quel periodo: Castellari direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, Cagliari presidente dell’Eni e Gardini capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell’Eni. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari, Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Hanno tutti e 3 un forte legame con L’Eni. E’ solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all’improvviso diventa inaffidabile? Non daremo presuntuosamente la soluzione a questi quesiti, ma insinueremo nello spettatore ,con le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le perizie e le autopsie, il dubbio che questi suicidi possano forse essere anche degli omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti, dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi. Lo spettacolo “Suicidi?” è infatti tratto dal libro “3 Suicidi Eccellenti” di cui Almerighi è l’autore. Ma Perché riattraversare quel periodo? Perché riparlarne? Tutti sappiamo che era uso comune, in quegli anni, il "sistema" delle tangenti; il favore all'amico di partito, al sodale, alla persona "vicina" per ideologia e per appartenenza. Una mafia che si stringe attorno all'idea di Patria, ma che poi fa spreco di denaro pubblico. Una classe dirigente e politica che ha perso, se mai l'ha avuto, il senso dello stato, del "servire il popolo" ma che è invece terrorizzata dal perdere i propri privilegi, dal veder svanire il potere con i privilegi. E così montagne di danaro pubblico vanno in fumo fra gli anni settanta e gli anni novanta, indebitando lo stato e quindi i cittadini italiani per i prossimi decenni a venire. Riattraversare quel periodo con queste tre vicende è anche un modo per capire che cosa è il nostro paese oggi e cosa continuerà ad essere negli anni, se questo “sistema” non verrà smantellato.

Orari
Spettacoli del venerdì e del sabato: ore 21.00
Spettacoli della domenica: ore 10.00 con colazione
Tutti gli eventi si svolgono presso il Teatro Portland in via Papiria 8 a Piedicastello (Trento)

Biglietteria
Intero 12€
Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione 10€
Ridotto Studenti 8€
Ridotto soci Portland 6€

RACCONTANDO, "E!STATE LIBERI!" !

COOPERATIVA “LAVORO E NON SOLO”
(13–21 agosto 2012) Corleone - SICILIA
di Elisabetta Sardelli e Maria Chiara Pavesi

 
Una fotografia: una ventina di ragazzi che camminano in mezzo a dei filari di viti. La terra accanto è arsa e brulla, nell’area si può sentire l’ odore della terra e del caldo siciliano. Soffermandosi un momento a guardare meglio si può intuire la gioia e l’ entusiasmo di quei ragazzi, pronti a lavorare nei campi per tutta la mattina, nonostante il caldo e la fatica. Ragazzi che hanno deciso di passare una o due settimane della propria estate sui territori confiscati alla mafia, perché: “Ogni pomodoro raccolto, ogni vite sistemata è uno schiaffo alla mafia.”

Sono passati alcuni mesi da quando siamo tornate, ma appena la mente torna indietro a quella settimana, a quel luogo così arso e brullo, alle persone incontrate e ai luoghi visitati, alle mattine spese sui campi a sistemare vigneti o a raccogliere pomodori, gli occhi si riempiono di ricordi e il cuore di gioia.
È difficile spiegare cosa abbia significato per noi andare ai campi di lavoro quest’estate. Quando siamo salite sull’aereo avevamo motivazioni e un percorsi diversi, con un pensiero che ci accomunava: la voglia sporcarci le mani e vivere una settimana di condivisione, lavoro e testimonianze insieme a tanti altri giovani, secondo quegli ideali che da tempo ci accompagnano. Quest’esperienza ci ha permesso di faticare sui campi, ma soprattutto di vivere un momento di crescita personale: abbiamo capito che combattere la piaga della mafia è possibile. Abbiamo conosciuto nuovi amici, compagni di viaggio che condividono con noi la stessa voglia di capire, di alzare la testa e dire NO, no alla mafia. Abbiamo incontrato persone che hanno fatto della loro vita una lotta continua alla mafia perché credono con tutto il cuore che cambiare è possibile, perché amano la loro terra, e con impegno e dedizione, nella semplicità e quotidianità della vita, si adoperano per un futuro libero.

La cooperativa “Lavoro e non solo” - partner di Libera, insieme all’ARCI , organizza nell’ambito del progetto “LiberArci dalle Spine” campi di lavoro sui terreni confiscati alla mafia per tutto il periodo che va da maggio ad ottobre.
Casa Caponnetto, in via Crispi, a Corleone, è diventa la nostra nuova casa: una volta era della famiglia Grizzaffi, nipoti di Riina, ora è casa nostra, è la casa di tutti i ragazzi e le ragazze che partecipano ai campi, è la casa dei soci della cooperativa, di chiunque voglia passare per Corleone e fermarsi due o tre giorni per conoscere quest’antimafia, fatta di tanto sudore ed impegno ma anche di tanta speranza.
I campi offrono anche momenti di incontro, innanzi tutto con i soci della Cooperativa –tra cui Calogero, Franco, Salvatore e Bernardo -, che ci hanno accompagnati durante tutta la settimana, momenti per conoscere meglio la storia della cooperativa stessa, da dove è nato il progetto “LiberArci dalle spine” e cosa voglia dire lavorare sui campi e aver fatto questa scelta di vita, e poi incontri con personaggi come Pino Maniaci e i sopravvissuti alla strage di Portella della Ginestra, e visite in alcuni luoghi simbolo come la tomba di Placido Rizzotto e il Laboratorio della Legalità, a Corleone.
Momenti di crescita ed educazione, che offrono spunti di riflessione forti e concreti che ci spingono a interrogarci sul nostro impegno, e a guardare la realtà che ci circonda con occhi ancora più critici.
I campi e i laboratori sono l'esempio che, anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona.”
Questo campo ci ha fatto capire che il mafioso può essere ricchissimo e avere un sacco di collegamenti politico-economici ma se al mafioso togli la terra, la presenza sul territorio, la stima delle persone che lo circondano, il mafioso non è più nulla. E quindi la lotta a questa “montagna di merda” (cit. Peppino Impastato) bisogna iniziarla proprio a casa loro, sui loro terreni, in mezzo alle loro famiglie. Farsi vedere e essere testimoni di cambiamento e valori sani.

Quello che a noi ha colpito maggiormente, però, è stato parlare con quelle persone che a Corleone ci vivono: Franco, Calogero e Salvatore e tutti gli altri soci della cooperativa. Non possiamo dimenticare i loro occhi e le loro mani: occhi pieni di passione, amore, coraggio e anche paura (paura perché scegliere di essere diversi, schierarsi dalla parte dell’antimafia a Corleone, è rischioso: Franco ci raccontava di come, la mattina, guardava i suoi figli andare a scuola con la paura di non rivederli più, o di come spesso si accorgeva di essere seguito da una macchina), e mani ruvide e sporche di terra, mani di contadini, mani che lavorano e si sporcano per migliorare questo mondo, per “liberarci dalle spine della mafia”.

Quello che abbiamo imparato è che tra Trento o Corleone non c’è molta differenza: impegnarsi in prima persona è fondamentale per costruire un futuro di libertà, verità e giustizia, come invita il Giudice Antonino Caponnetto rivolgendosi ai giovani: “ Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degl’ideali. Non abbiate paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. Siate attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatevelo sempre!”